Condizione necessaria perché un matador possa combattere
contro animali di più di 4 anni è aver "preso
l'anternativa": cerimonia che permete ad un novillero
aspirante torero di accedere al rango superiore.
Questo avviene durante una corrida dove il torero più
anziano, svolgendo la funzione di "padrino" d'alternativa
cede il primo toro all'aspirante matador. Durante il proprio
toreo il padrino cede all'aspirante matador la muleta e la spada
e il nuovo matador porta a compimento il lavoro.
MEHDI SAVALLI
Beniamino della sua città, Mehdi è nato ad Arles
il 1° Novembre 1985. Sua madre Sadia è di origine
marocchina e suo padre Enzo è siciliano. Nessuno nella
sua famiglia era appassionato di corride (aficionado) e Mehdi
da bambino era appassionato di calcio, giocando in squadre giovanili
di Arles, poi si iscrisse alla scuola di karate. Ma a 10 anni
durante una delle Férias annuali che animano la vita
di Arles insieme ai suoi amici correva nelle strade a guardare
i tori.
Paquito Leal, vicino di pianerottolo dei Savalli e direttore
della scuola taurina di Arles, un giorno si recò a visitare
la famiglia per informarli che Mehdi stava partecipando ad alcuni
allenamenti organizzati dalla scuola e che a breve avrebbe potuto
essere pronto a toreare i suo primo vitello. La mamma, presa
di sorpresa, iscrisse il ragazzo alla scuola convinta che quest
sarebbe stata un'altra delle passioni passeggere come il calcio
e il karate. Ma la passione per i tori e le corride assorbivano
tanto il giovane Mehdi che cominciò ad accusare una preoccupante
flessione nei risultati scolastici. Sadia a quel punto decise
di intervenire con decisione e ritirò il figlio dalla
scuola taurina. Non è difficile immaginare la reazione
di Mehdi che scappò di casa contrariato rifugiandosi
dalla nonna. La fuga si concluse subito ed il ragazzo ritornò
a scuola e ricominciò a frequentare gli allenamenti ma
i risultati scolastici continuarono a restare al di sotto delle
aspettative mentre veniva fuori sempre più evidente la
sua attitudine "taurina".
A quel punto anche la famiglia si "rassegnò"
e cominciò a sostenerlo in quella che è diventata
la strada maestra della sua vita.
(fonte "La Marseillaise"
- supplemento di venerdì 1 Settembre 2006)