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GLI EVENTI
- La Féria du Riz (Arles) -
La "Feria du Riz" viene celebrata
da 16 anni ad Arles il secondo finesettimana di settembre.
Per gli "aficionados" è
il terzo "tempo forte" della stagione taurina dopo le feste
di Pasqua (che aprono ogni anno la "temporada") e la Cocarde
d’Or (la più prestigiosa delle corse camarghesi.
Il fulcro della Féria è effettivamente l'Arena
di Arles, l'aspetto taurino, assolutamente caratteristico dello
spirito di questi luoghi, domina quindi il cartellone degli eventi:
due corride di cui una goyesca (in costume ottocentesco, dei tempi di
Francisco Goya) che si svolge sul ruedo la cui sabbia è decorata
ogni anno da un artista diverso, una novillada, encierros, abrivado
e bandido
nella tradizione camarguese.
Ma da qualche anno, alle manifestazioni taurine (che non hanno certo
perso di importanza) si sono affiancati eventi tesi a valorizzare la
tradizione e la tipicità di Arles e del suo territorio:
Festival du Cheval
creato nel 1996 si caratterizza per il villaggio del cavallo allestito
con stalle e stand di associazioni equestri intorno all'arena e per
lo spettacolo equestre del sabato sera nell'arena.
Il cavallo camarghese è una razza tipica di questa terra, completamente
bianco (anche se nasce nero o marrone scuro), è tenuto in grande
considerazione, anche in ragione del suo utilizzo in molte attività
locali.
Camargue Gourmande
In Place de la République per tre giorni vengono allestiti stand
promozionali dei prodotti tradizionali della Camargue: carne di Toro
(che ha la DOP), il salame
di Arles (misto di carni bovine e suine speziato e condito con le
erbe di provenza - Timo, Rosmarino e Maggiorana), il riso
di Camargue (altra DOP) dal chicco allungato e rossiccio (la raccolta
inizia a settembre), l'olio d'oliva di Provenza (gusto fruttato ma non
piccante e corpo leggero), il sale di Camargue venduto in tutti i recipienti
ed in tutte le confezioni...
Ma la promozione non si limita all'agroalimentare, si allarga all'artigianato
camarguese incentrato sui prodotti in cuoio per il cavallo e per il
cavaliere, o "guardian" : colui o colei che guardano le mandrie
di tori (manades).
A parte le celebrazioni ufficiali sopra
descritte vivendo la Féria abbiamo potuto respirare un'aria di
partecipazione sentitissima, e non solo da parte della popolazione locale
che affolla le strade ed i luoghi in cui ci sono gli eventi, i parcheggi
periferici si riempiono di auto, camper e roulottes, con targhe di altre
regioni e di altre nazioni.
È proprio la partecipazione sentitissima degli arlesiani che
testimonia quanto questo evento non sia una creazione per i turisti
(che certo danno una mano alla sua riuscita) ma una parte viva della
vita e della tradizione locale.
Pas de féria sans musique
!!
La nota di colore più caratteristica (e rumorosa!) della feria
è data dalle diverse bande (Les Peñas) che animano le
strade della città con le loro musiche allegre e colorate (spesso
ispirate alla tradizione spagnola, come tutto quanto ruota attorno al
mondo della corrida) e con le loro camicie provenzali ancor più
colorate! Poco prima dell'inizio della corrida (rigorosamente alle cinque
del pomeriggio) le Peñas si riuniscono tutte davanti all'arena
e propongono il loro repertorio unendosi in un unico grande concerto
di piazza. Questa musica serve sicuramente a unire mettere nel giusto
stato d'animo gli spettatori: gioia, ritmo ed energia.
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